Categorie
Abbigliamento
Agricoltura
Arredamenti
Cartoleria
Comunicazione Digitale
Ristorazione
Salute
Serigrafia
Sport
Supermercati
Passeggiando per il paese: Edifici Civili
  • Home|
  • Passeggiando per il paese: Edifici Civili

PALAZZO COMUNALE

 Il Palazzo Comunale di Appignano è una delle costruzioni più antiche del paese attualmente ancora in perfetto stato. La sua costruzione risale al 1790 e il progetto è dell’architetto Mattia Capponi di Cupramontana. La struttura offre alla vista una facciata con tre archi e due nicchie che danno accesso ad un porticato a crociera, ma la sua originaria struttura è spesso mutata nel tempo fino ad arrivare all'aspetto attuale.Tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento il Palazzo comunale era dotato di un prospetto con loggia in cui venivano dipinti gli stemmi dei nuovi pontefici eletti. Dalla metà del Settecento divenne l'oggetto di cambiamenti radicali, e durante l´occupazione francese si realizzò una nuova facciata e si ampliò la piazza antistante. Tutti i lavori terminarono nel 1812.
La struttura attuale è a pianta quadrata con una facciata elegante ed equilibrata. La loggia presenta tre archi. Il frontone a doppio timpano rinvia a una cultura architettonica neoclassica. Ma negli anni Cinquanta del XX secolo la sopraelevazione della struttura di un ulteriore piano ha portato alla eliminazione del timpano e dell´orologio annesso, compromettendo l´equilibrio di rapporti della facciata ottocentesca ed originando seri problemi di carattere statico. Ciò causò l´abbandono del palazzo. Di recente, un´opera di restauro ha restituito allo stabile la sua funzione pubblica.
XVI‐XIX sec.

VILLA TUSCULANO

Costruita sul sito un tempo occupato da un complesso monastico dedicato a San Giacomo della Marca, la villa rappresenta il simbolo di Appignano. E’ un monumento pregevole per la storia e lo stile architettonico e venne fatta costruire in epoca napoleonica dal conte Leopoldo Armaroli su progetto dell'architetto bolognese Giuseppe Nadi, autore tra le altre cose della splendida Villa Aldini a Bologna. Il nome Tusculano deriva dalle Tusculanae Disputationes di Cicerone. Il composto ritmo classico, che connota la facciata principale della villa era in linea con il gusto culturale dell’epoca e con lo spirito dell’Armaroli, anche se l’effettiva realizzazione differisce notevolmente dal progetto iniziale. Nel 1823 il conte fece costruire la facciata della villa e nel 1826 un caffehaus o meglio un’esedra con al centro un ninfeo. Sia la facciata che il caffehaus vennero progettati dall’architetto Luigi Poletti, come testimonia una lapide da lui apposta sul muro di cinta dell’esedra. XIX sec. Giuseppe Nadi e Luigi Poletti.

 

CANTINA STORICA VILLA FORANO

Della Villa, nata su quello che fu un Casino di Caccia, si hanno prime testimonianze scritte nel '700. Accanto alla villa il corpo della fattoria con i suoi magazzini, il granaio e, situata sotto il livello del terreno, la cantina storica. Nei locali un tempo essiccatoi di tabacco, si sono ricavate due cantine volte alla lavorazione e vendita dei vini che, unitamente all'antica bottaia tuttora utilizzata per la vinificazione ed affinamento dei rossi, coniugano perfettamente tradizione e tecnologia con l'obiettivo di raggiungere e mantenere alti standard qualitativi, preservando la genuinità dei prodotti. Dalla cantina, attraverso nicchie e stretti cunicoli, un antico passaggio ripercorre il sottosuolo della proprietà. Oggi la grotta sotterranea, utilizzata per la conservazione delle riserve aziendali di maggior valore, ospita periodicamente mostre ed eventi. Tutt'intorno i vigneti, disposti a raggiera sulle colline esposte a sud, messi a dimora secondo una densità di impianto in grado di dare una concreta espressione qualitativa del territorio.

CINTA MURARIA E PORTE URBICHE

Il tessuto urbano più antico della città è costituito da una struttura tipicamente medioevale, organizzata per isolati ed angusti vicoli serrati tra schiere di edifici.
Le antiche mura e le porte urbiche definiscono il perimetro esatto del Centro Storico; su di esse una cortina continua di case a schiera chiude l’abitato più antico definendone i tratti essenziali.
L’assetto viario è caratterizzato da piccoli vicoli paralleli disposti a servire gli isolati e raccordati da una strada anulare che si snoda tutt’intorno.
Gli edifici, di carattere residenziale, ospitano piccole attività artigianali‐commerciali dislocate ai piani terra; necessarie ed ancora utilissime per la stretta connessione alle abitazioni al fine di garantire il giusto equilibrio tra funzione residenziale e servizi.
Le facciate degli edifici, semplici, prive di particolari intenti decorativi, sono per lo più caratterizzate dall’uso del mattone a vista, o in rari casi, intonacate.

 

Credit immagine: Gilberto Palpacelli

Bibiografia: "Appignano: i segni della storia"